La nuova tariffa TD per le utenze elettriche riduce gli importi in bolletta avvantaggiando chi adotta tecnologie sistemi di riscaldamento elettrico

Dal 1° gennaio 2018 entrerà a regime per tutte le utenze domestiche la nuova tariffa che modifica radicalmente il sistema di calcolo tariffario: scompaiono i sussidi e le variazioni di tariffa applicate in base alla potenza impegnata e a scaglioni progressivi di consumo. Al loro posto subentra la nuova tariffa TD, variabile solo in base alla potenza impegnata e al kWh prelevato dalla rete dal cliente. In pratica Con la riforma della tariffa i costi per il trasporto aumentano per chi ha consumi inferiori a 2700 kWh e il risparmio è per coloro che hanno consumi elettrici più elevati.

Spariscono le tariffe D2 e D3, al loro posto la tariffa domestica TD

Attualmente le tariffe domestiche sono due: la tariffa D2 agevolata e la D3, applicata ai clienti non residenti e a chi ha una potenza impegnata superiore a 3 kW. Con la riforma queste due tariffe spariranno e ci sarà una sola tariffa domestica TD. Non ci sarà più quindi il vincolo per la potenza a 3 kW relativo alla D2, che prima portava un utente residente con 4,5 kW in tariffa D3.

Rispetto al passato, la tariffa TD avvantaggia chi passa dal gas alle tecnologie elettriche, efficienti e rinnovabili, in quanto non scarica più nella bolletta il sovrapprezzo che era applicato a fronte di consumi elettrici elevati e all’aumento della potenza impegnata. Inoltre, la riforma ha introdotto molte più taglie energetiche, così da consentire all’utente di individuare il livello più adatto alle proprie esigenze, e prevede fino a marzo 2019 l’applicazione di uno sconto sui costi applicati “una tantum” per la variazione della potenza impegnata al contatore.

Come si può stimare la spesa annua di energia elettrica in bolletta?

Per stimare la spesa di energia elettrica in bolletta in base ai consumi è possibile scaricare il calcolatore di Assoclima in formato Excel aggiornato al trimestre in corso.
Il calcolatore consente anche di effettuare un’analisi comparativa con le tariffe dell’ultimo trimestre del 2016 (Δ nuove/vecchie tariffe) per valutare come stanno cambiando le tariffe alla luce della riforma tariffaria per i clienti domestici introdotta dall’inizio del 2016 dall’Autorità per l’Energia elettrica, il gas e il sistema idrico.
Nel 2017 è in atto il secondo step della riforma ed è già in vigore la nuova tariffa TD, con due soli scaglioni di consumo, differenziata per clienti residenti e non residenti. Nel calcolatore è ancora presente la tariffa D1 dedicata alle pompe di calore per chi l’ha ottenuta durante la fase di sperimentazione, terminata il 31/12/2016.

Per effettuare il calcolo basta inserire la stima consumi anno complessivi (espressa in kWh/anno) e la potenza impegnata (in kW) nelle due celle in azzurro e premere “invio”. Entrambe queste informazioni si trovano normalmente sulla bolletta.
Per effettuare il calcolo basta inserire la stima consumi anno complessivi (espressa in kWh/anno) e la potenza impegnata (in kW) nelle due celle in azzurro e premere “invio”. Entrambe queste informazioni si trovano normalmente sulla bolletta.

Si ricorda che le tariffe considerate per effettuare la stima sono tariffe monorarie in regime di maggior tutela. La tariffa monoraria è una media ponderata delle fasce di consumo della tariffa bioraria.

Quanto si pagherà con la nuova tariffa?

La riforma della tariffa, è iniziata da tempo e con l’avvio della seconda fase ci sarà la piena applicazione della tariffa non progressiva della spesa per il trasporto dell’energia.

Attualmente la spesa per il trasporto e per gli oneri di sistema ha una struttura progressiva, ciò vuol dire che il costo applicato cambia in base al consumo. Il prezzo variabile che si paga in euro al kWh è più elevato se si consuma di più in base agli scaglioni di consumo

La tariffa progressiva risale agli anni 70 e aveva lo scopo di ridurre i consumi elettrici in seguito alla crisi petrolifera. Con il tempo i modelli di consumo delle famiglie italiane sono cambiati e l’efficienza energetica, abbinata alle fonti rinnovabili, coinvolge sempre di più il settore residenziale.

Il sistema non risulta molto equo perché i consumi di luce non sono per forza correlati al reddito della famiglia. Oggi ad esempio, una famiglia numerosa aiuta, attraverso le bollette, il consumo di un single benestante.
Il superamento dell’attuale struttura ci viene chiesto anche dall’Unione europea, per uniformare i mercati dell’energia.
L’abolizione completa della progressività, dal 2018, promuoverà tecnologie elettriche. Il nuovo sistema sarà un incentivo ad adottare tecnologie alternative (riscaldamento elettrico, pompe di calore, piani cottura ad induzione, auto elettriche ecc). Il vettore elettrico è più compatibile con le fonti rinnovabili.

Ecco il video spot dell’Autorità che spiega cosa cambia e i vantaggi della riforma. Con la riforma converrà sostituire gli impianti a gas o a GPL con sistemi che impiegano energia elettrica, aumentando la potenza senza essere penalizzati in bolletta.

Con la riforma della tariffa chi avrà un risparmio in bolletta?
Come è facilmente intuibile, a risparmiare saranno le famiglie che hanno un consumo più elevato di energia elettrica. Per comprendere meglio riportiamo 3 esempi pratici con diversi profili di consumo:

  1. Caso 1 – Il single
    1500 kWh con 3 kW di potenza
  2. Caso 2 – I neo-genitori
    2700 kWh con 3 kW di potenza
  3. Caso 3 – La famiglia allargata
    4500 kWh con 4,5 kW di potenza

nuove tariffe elettriche

fonte: http://luce-gas.it